10 novembre 2007 - 26 aprile 2008
MELTING PLOT 2007 – 2008
Racconti+Musica+Arte
Progetto di interconnessione culturale
STORIE
Nera a Metà di Gabriella Kuruvilla
Nera a metà, per esigenze di marketing. Una scrittrice, metà indiana e metà italiana, sta per pubblicare la sua prima raccolta di racconti. Solo che quel giorno, invece di essere il più bello della sua vita, diventa l'occasione per rimetterla in discussione con un umorismo introspettivo, allo stesso tempo dolce e amaro.
Friendly Floatees di Emiliano Poddi
Arben è uno dei pochi sopravvissuti al naufragio della “Skanderbeg” che salpo’ dal porto di Durazzo per raggiungere Brindisi. Ce l’ha fatta grazie alle sue tre doti: forza fisica, testa dura e inventiva. Doti che gli tornano buone anche dopo il suo rocambolesco sbarco nel luogo che lui considera il Nuovo Mondo, l’Eldorado, la culla della civiltà, la frontiera della modernità più sfrenata e avveniristica: Brindisi…
Friendly Floatees è un punto di vista straniero sulla mia città, terra disperata divenuta, suo malgrado, terra promessa di un popolo ancora più disperato di lei. Arben la osserva con la determinazione cocciuta di un albanese che non si arrende mai, ma anche con l’innocenza di una paperella che se ne va in giro
per il mondo e non sa perché.
Perla nera di Rosana Crispim Da Costa
Perla Nera nasce da una vicenda reale. L’autrice ha conosciuto Dora, nera, carioca, nipote di schiavi, a Rimini. Dora, era venuta in Italia accompagnando una donna del suo paese che l’aveva convinta con la promessa di un lavoro redditizio. Appena giunta in Italia si rese conto del raggiro di cui era stata vittima, affrontando difficoltà e bugie. Dora con il suo grande cuore, pazienza e amicizia è riuscita a tornare al suo paese. Questo racconto si ispira liberamente alla storia di Dora.
Il resto del mondo di Simone Laudiero
Il resto del mondo La cosa peggiore di aver lasciato Napoli è prendere il tassì quando ci torni. Perchè il tassista non ci crede che sei di Napoli, con quell'accento lì. E tu vorresti chiedergli: di dove sono, allora? Del resto del mondo.
Contro luce di Ubah Cristina Ali Farah
E' il viaggio di una giovane attrice al seguito di una compagnia teatrale italiana, sfondo delle guerre coloniali in Africa orientale. Un percorso che segnerà la sua esistenza, rendendola fulcro propulsivo per la nascita della teatro somalo moderno.
I nostri nomi di Giorgio Vasta
I nostri nomi sono incisi con le chiavi sul legno dei tavoli e delle panche delle pizzerie. I nostri nomi sono scritti, d'impulso a scuola, sui quaderni e sui diari, sui propri e su quelli degli altri. I nostri nomi sono lo specchio piccolissimo nel quale cerchiamo i riflettere la nostra identità, durante l’adolescenza, nel suo farsi. I nostri nomi racconta la contemplazione di quelle parole, le parole con le quali ognuno costruisce la propria firma, attraverso cui proviamo a marchiare il mondo. Ci sono gli anni ’80, c’è una ragazza che si muove male (braccia e mani e gambe e fonazione non funzionano, o meglio funzionano ma a costo di una fatica immensa). E ci sono i suoi compagni di classe, i loro imbarazzi, la loro curiosità.
Un racconto nel quale lo straniero – la paura di essere straniero e l’orgoglio di essere straniero – è tutto quello che produce stupore e dolore.
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